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RECENSIONI CUCINE DADA
Sopravvissuto e cresciuto attraverso le trasformazioni avvenute negli anni, il marchio DADA oggi è sinonimo di qualità ed eleganza in tutto il mondo, ma non tutti conoscono la storia quasi centenaria di un’azienda partita nel 1926 da un piccolo laboratorio artigianale, quello di Angelo Garavaglia.
Da allora, sono cambiati i canoni estetici, i gusti dei clienti, le tecnologie a disposizione e la rilevanza della cucina nell’ambiente domestico, tutti cambiamenti ai quali l’azienda ha partecipato attivamente, evolvendosi a propria volta, ad esempio, attraverso la nascita dello stesso marchio DADA, voluta dal figlio del fondatore Gaetano Garavaglia nel 1972, o con l’ingresso nel gruppo Molteni.
Queste e altre tappe hanno segnato l'affermazione di DADA come punto di riferimento nel mondo delle cucine di design, dapprima nel panorama italiano e poi in quello internazionale.
COSA HA RESO FAMOSO DADA NEL MONDO
Pur evolvendosi a partire dagli Anni 50, durante i quali viene avviata per la prima volta la produzione seriale di cucine e armadi, DADA non ha mai abbandonato quel carattere artigianale del piccolo laboratorio di falegnameria inaugurato da Angelo Garavaglia agli inizi del secolo scorso.
Questo si è tradotto in un’attenzione spasmodica verso la qualità dei materiali utilizzati e i dettagli degli arredi prodotti, che non è venuta meno neanche quando il mercato mondiale ha iniziato, com’era normale, a focalizzarsi sulle innovazioni tecnologiche che hanno gradualmente rivoluzionato il settore.
Il risultato è dato dalle cucine DADA odierne, una perfetta commistione di eleganza, qualità e funzionalità riconosciuta ormai a livello internazionale, grazie anche alle prestigiose partnership che hanno aiutato il marchio ad espandere i propri confini, come quella con il designer Vincent Van Duysen, responsabile ad esempio del design del "Lifestyle Store" Molteni Group di New York, nel cuore di Manhattan, nuovo punto di riferimento globale.
DADA IL FONDATORE ANGELO GARAVAGLIA
È impossibile ripercorrere la storia di DADA senza raccontare quella della famiglia Garavaglia, con cui è legata a doppio filo.
Fu proprio Angelo Garavaglia, nel 1926, ad avviare un piccolo laboratorio artigiano di falegnameria che conteneva tutti i presupposti per lo sviluppo del futuro marchio, non prima però di passare attraverso una tappa fondamentale, ovvero la nascita della “Angelo Garavaglia e figli”, una fabbrica di mobili che dal 1950 può avviare la produzione seriale di armadi e cucine approfittando dei primi capannoni industriali.
Sarà proprio uno dei figli di Angelo Garavaglia, Gaetano, a promuovere l’idea della creazione del nuovo marchio, DADA, portando l’azienda ufficialmente nella modernità.
LA FABBRICA DADA
Per diversi decenni, almeno fino a quando le innovazioni tecnologiche non ne trasformarono i processi produttivi, quella di Angelo Garavaglia e figli possedeva appunto la connotazione di fabbrica, derivazione diretta del laboratorio artigianale iniziale al quale vennero gradualmente aggiunti sempre più elementi, come nel caso della segheria inaugurata nel 1946 che permise di cominciare a ricavare assi a partire dai tronchi.
Questo carattere è rimasto in qualche modo intatto anche con l’arrivo di nuovi macchinari e tecnologie, come è visibile dall’attenzione maniacale riservata ad aspetti come la qualità del legno o di altri materiali utilizzati, nonché alla loro lavorazione.
DOVE POTER ACQUISTARE
I luoghi migliori per immergersi nello stile del marchio, osservandone atmosfere e creazioni, sono naturalmente i flagship store DADA distribuiti sul territorio, a partire dal nostro inaugurato recentemente a Milano, in Corso Europa 2 fino ai negozi presenti in giro per il mondo, da New York a Parigi, passando per Miami e Città del Messico.
A livello locale, invece, il connubio unico tra qualità, eleganza e funzionalità offerto da DADA si può ammirare e acquistare nel nostro showroom dei rivenditori ufficiali, come quello di Sag’80, situato a Milano in Via Boccaccio 4.